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mercoledì 30 marzo 2011

Migliaia di immigrati senza tetto e Berlusconi compra casa

Chiara Moroni


Sono sbalordita dalle parole di Berlusconi in missione speciale a Lampedusa. Mentre il suo esecutivo anziché occuparsi della crisi libica, dell’esclusione dell’Italia dal tavolo delle decisioni, dell’emergenza umanitaria e sanitaria a Lampedusa, era bloccato in Aula a votare l’inversione dell’ordine del giorno dei lavori alla Camera dei Deputati, nell’ennesimo tentativo di salvare Berlusconi dai processi.
Di fronte a migliaia di profughi lasciati senza cibo e salvati solo grazie alla straordinaria solidarietà dei lampedusani, Berlusconi anziché farsi personalmente carico della situazione, come farebbe il premier di un paese serio e civile, dichiara di volersi occupare personalmente dell’arredo urbano di Lampedusa, del verde e del piano colore delle case. Come se acquistare una casa fosse una risposta seria o accettabile nei confronti di chi una casa non ce l’ha più e cerca rifugio in un Paese che lascia senza cibo o di chi, come i lampedusani, affronta ogni giorno le difficoltà dell’accoglienza e della solidarietà.

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