Il cardinale fa riferimenti all'attualità: la guerra, gli attacchi
alla magistratura, l'immigrazione
MILANO - Quelli che stiamo vivendo oggi, secondo l'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, sono «giorni strani. I più dotti potrebbero dirli giorni paradossali». Nella sua omelia per la celebrazione della Domenica delle Palme in Duomo, il cardinale ha ricordato le profezie di Zaccaria e poi, in poche battute, ha tracciato un quadro dei «paradossi» attuali della nostra società. Battute in cui è facile cogliere riferimenti a personaggi politici di primo piano della scena italiana. «Ad esempio, per stare all’attualità: perché ci sono uomini che fanno la guerra, ma non vogliono si definiscano come “guerra” le loro decisioni, le scelte e le azioni violente? Perché molti agiscono con ingiustizia, ma non vogliono che la giustizia giudichi le loro azioni? E ancora: perché tanti vivono arricchendosi sulle spalle dei paesi poveri, ma poi si rifiutano di accogliere coloro che fuggono dalla miseria e vengono da noi chiedendo di condividere un benessere costruito proprio sulla loro povertà?».
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