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sabato 2 aprile 2011

a Lampedusa non ha risolto il problema e a Napoli ritorna la monnezza

A Lampedusa sono scadute le 60 ore indicate da Berlusconi per risolvere il problema migranti e ancora una volta gli italiani devono prendere atto che si e trattato di uno show mediatico e non di un’azione di governo. Intanto a Napoli tornano in strada i cumuli di spazzatura, nonostante le reiterate promesse che non sarebbe mai più accaduto.
Al di là dell’evidente fallimento della politica della promessa miracolistica berlusconiana, alla quale non crede più nessuno, serve un momento di impegno comune per affrontare queste emergenze e il governo dovrebbe venire in Parlamento per tenere un dibattito al fine di ricercare insieme con maggioranza e opposizioni le soluzioni che risolvano davvero i problemi, lasciando stare la fiction politica di stampo propagandistico-elettorale.
Gli immigrati vanno accolti nell’immediato com’è doveroso fare, garantendo il diritto d’asilo a chi scappa dalla guerra e accompagnando alle frontiere i clandestini. Tutto ciò va però fatto in fretta e bene, garantendo umanità e distribuendo gli immigrati in tutta Italia in proporzione alla popolazione. Il ricatto della Lega che li vorrebbe trattenere egoisticamente al Sud sta paralizzando il governo e sta facendo esplodere la situazione, con il rischio che molti clandestini si rendano irreperibili finendo nelle maglie della criminalità organizzata nazionale e internazionale. Se poi Berlusconi vuole responsabilizzare i partner europei può utilizzare una norma della legge che porta la prima firma di Gianfranco Fini e concedere permessi umanitari speciali per eventi eccezionali, che permetterebbero ai migranti di spostarsi all’interno dei paesi europei.
Sull’immondizia napoletana auspichiamo di non dover assistere a un altro spot in vista delle amministrative partenopee, ma a un piano concreto per uscire da un’annosa emergenza che fa arricchire la camorra con la complicità di alcuni settori della politica.

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