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mercoledì 20 luglio 2011

Consiglio Comunale del 30 giugno 2011 - Rocca di Neto

Egr. Direttore,
ho letto con attenzione l’articolo apparso sul il Crotonese che ha raccontato le vicende del Consiglio Comunale di Rocca di Neto del 30 giugno scorso.
Sicuramente quel Consiglio Comunale non è stata una bella pagina di politica a tutela del territorio e, pertanto, come rappresentante eletto non posso esimermi dal fare alcune considerazioni.
Il Comune di Rocca di Neto aumenta le tasse, non solo quelle dirette e indirette.
L’aumento del 22% della tarsu (spazzatura) e dell’addizionale sull’energia elettrica (si troverà all’interno della bolletta elettrica) del 100%  colpirà quasi esclusivamente le famiglie e non i ricchi.
Eppure, in un periodo di crisi e insieme ad una manovra del governo dura non si capisce come mai l’ente che dovrebbe essere più vicino al territorio e quindi alla gente attua politiche solo ed esclusivamente finanziarie  con metodi  di cui non se ne capisce la logica.
La maggioranza ci ha sempre detto che non vi erano debiti e che non si sarebbero aumentate le tasse; oggi si scopre il contrario.
Infatti, gli aumenti sono passati a maggioranza e senza passare prima dalle commissioni consiliari permanenti per un approfondimento o correttivo.
Non sono state fatte simulazioni sull’incidenza dell’aumento delle tasse sui nuclei familiari e sulle fasce divenute deboli o monoreddito.
Si licenziano, in consiglio comunale, i punti all’ordine del giorno senza le dovute discussioni, senza la possibilità di porre modifiche ad atti palesemente anomali e con procedure sbagliate.
Ad un anno dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale questa amministrazione, quando non è stata impegnata a rettificare i vari strafalcioni, di cui evito l’elencazione, che lei stessa ha provocato portando delibere improponibili per poi doverle rettificare,  è stata capace solo di aumentare le tasse.
L’amministrazione sta rincorrendo cause creando contenziosi da cui nascono atti ingiuntivi e di conseguenza assistiamo all’aumentare dei debiti fuori bilancio.
La programmazione è lasciata al caso sia dello sviluppo del territorio e quindi della pianificazione territoriale e sia della previsione ed analisi dei servizi da fornire al cittadino.
Non si parla più di lavoro di sviluppo di futuro.
Il rispetto delle regole e della corretta forma di amministrare, per come lo impongano le norme amministrative, ormai a Rocca di Neto non valgono più.
Io credo che, se si ritornasse a far riunire più spesso il Consiglio Comunale e,soprattutto, se si facesse un calendario dei lavori delle Commissioni Consiliari, con un po’ di umiltà e senza arroganza da parte di qualcuno, a guadagnarci sarebbe solo la popolazione di Rocca di Neto.
Cordiali saluti.
Salvatore Claudio Cosimo

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