Egr. Direttore,
ho letto con attenzione l’articolo apparso sul il Crotonese che ha raccontato le vicende del Consiglio Comunale di Rocca di Neto del 30 giugno scorso.
Sicuramente quel Consiglio Comunale non è stata una bella pagina di politica a tutela del territorio e, pertanto, come rappresentante eletto non posso esimermi dal fare alcune considerazioni.
Il Comune di Rocca di Neto aumenta le tasse, non solo quelle dirette e indirette.
L’aumento del 22% della tarsu (spazzatura) e dell’addizionale sull’energia elettrica (si troverà all’interno della bolletta elettrica) del 100% colpirà quasi esclusivamente le famiglie e non i ricchi.
Eppure, in un periodo di crisi e insieme ad una manovra del governo dura non si capisce come mai l’ente che dovrebbe essere più vicino al territorio e quindi alla gente attua politiche solo ed esclusivamente finanziarie con metodi di cui non se ne capisce la logica.
La maggioranza ci ha sempre detto che non vi erano debiti e che non si sarebbero aumentate le tasse; oggi si scopre il contrario.
Infatti, gli aumenti sono passati a maggioranza e senza passare prima dalle commissioni consiliari permanenti per un approfondimento o correttivo.
Non sono state fatte simulazioni sull’incidenza dell’aumento delle tasse sui nuclei familiari e sulle fasce divenute deboli o monoreddito.
Si licenziano, in consiglio comunale, i punti all’ordine del giorno senza le dovute discussioni, senza la possibilità di porre modifiche ad atti palesemente anomali e con procedure sbagliate.
Ad un anno dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale questa amministrazione, quando non è stata impegnata a rettificare i vari strafalcioni, di cui evito l’elencazione, che lei stessa ha provocato portando delibere improponibili per poi doverle rettificare, è stata capace solo di aumentare le tasse.
L’amministrazione sta rincorrendo cause creando contenziosi da cui nascono atti ingiuntivi e di conseguenza assistiamo all’aumentare dei debiti fuori bilancio.
La programmazione è lasciata al caso sia dello sviluppo del territorio e quindi della pianificazione territoriale e sia della previsione ed analisi dei servizi da fornire al cittadino.
Non si parla più di lavoro di sviluppo di futuro.
Il rispetto delle regole e della corretta forma di amministrare, per come lo impongano le norme amministrative, ormai a Rocca di Neto non valgono più.
Io credo che, se si ritornasse a far riunire più spesso il Consiglio Comunale e,soprattutto, se si facesse un calendario dei lavori delle Commissioni Consiliari, con un po’ di umiltà e senza arroganza da parte di qualcuno, a guadagnarci sarebbe solo la popolazione di Rocca di Neto.
Cordiali saluti.
Salvatore Claudio Cosimo
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