L'Istituto Nazionale di Urbanistica segue con consapevolezza e preoccupazione le drammatiche vicende del nostro Paese. Già nell'aprile scorso, al nostro XXVII Congresso nazionale, avevamo evidenziato l'emergenza della crisi economica particolarmente acuta, insieme a un evidente peggioramento delle condizioni delle città; dedicando sessioni di approfondimento a risorse, governance e welfare.

Per questo, rispetto al "taglio sulla carta" di 30 Province e 1.500 Comuni, al quale non è seguita alcuna proposta di riorganizzazione efficiente e aderente alle realtà territoriali, ben più complesse rispetto al solo parametro numerico utilizzato, riteniamo maggiormente congrua l'adozione di un criterio di accorpamenti e aggregazioni in ragione della programmazione dello sviluppo e del mantenimento della democrazia nei territori, e indispensabile un progetto di riassetto che non si fermi alla cancellazione.
Siamo certi che la cultura urbanistica, in primo luogo l'INU, sa analizzare in modo critico -e autocritico- la storia recente e gli scenari futuri, e siamo pronti a dare un contributo rigoroso alle scelte difficili, ma improrogabili, che dovranno riguardare i cambiamenti dell'assetto istituzionale, per consentire un effettivo governo dei territori, per razionalizzare la spesa pubblica, senza intaccare il livello dei servizi, come invece si insiste a fare con tagli generalizzati e indiscriminati. L'INU si mette a disposizione delle forze politiche e istituzionali, pronto a contribuire a quei correttivi che ci paiono indispensabili, a fianco degli Enti che governano i territori e a supporto delle decisioni del nostro Parlamento e del nostro Governo.
Il bagaglio culturale del nostro Istituto, lontano da una riduttiva visione settoriale dei propri interessi disciplinari, ci permette di vedere le profonde connessioni fra la ripresa economica e le capacità politiche, culturali, amministrative e tecniche straordinarie, oggi necessarie, in grado di legittimare costantemente l'impiego di risorse particolarmente scarse a presidio del patrimonio territoriale e delle solidarietà istituzionali. A ciò serve un progetto politico complessivo, per il quale INU è pronto a dare il proprio apporto, che punti a rifondare il patto fra istituzioni e cittadini, a recuperare la serenità del dialogo e pari ruoli decisionali in merito all'assunzione di responsabilità, per incrementare l'efficienza e la trasparenza degli atti amministrativi e permettere la condivisione di scelte che devono mantenersi equamente distribuite.
Federico Oliva, presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica
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