"Il più grande ostacolo alla conoscenza non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza."
Stephen Hawking
Bisogna essere mediocri per essere benvoluti da tutti.
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mercoledì 6 novembre 2019

Il valore legale della PEC

La Posta Elettronica Certificata (PEC) è il servizio digitale che consente l’invio e la ricezione di email il cui valore è equiparato per legge alla raccomandata con ricevuta di ritorno. Mentre la posta elettronica semplice è dunque priva di rilevanza agli effetti di legge, la PEC ha pieno valore giuridico in quanto è regolamentata da precise modalità di erogazione e di utilizzo.
Il valore legale della PEC è dunque il perno di questo sistema certificato di vantaggio per coloro che sono obbligati a utilizzarla (imprese, professionisti in Albo e Pubbliche Amministrazioni) ma anche per chi sceglie liberamente di dotarsi di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata per inviare e ricevere comunicazioni formali che abbiano valenza giuridica.
comunicazione elettronica, nonché il principale

Valore legale della PEC: cosa significa

Il valore legale della PEC è dato dalla garanzia di integrità e inalterabilità del messaggio inviato e ricevuto. Il contenuto della comunicazione inviata via PEC, infatti, non può subire alcuna alterazione o modifica, arrivando al destinatario integro in tutte le sue parti.
Inviando un messaggio tramite casella PEC si ottiene la certificazione dell’avvenuta trasmissione con indicazione esatta della data e dell’ora di invio, nonché dell’avvenuta ricezione da parte del destinatario o della eventuale mancata consegna.
Queste informazioni, notificate al mittente, possono essere utilizzate come prova legale dell’invio del messaggio esattamente come avviene quando si spedisce una raccomandata con ricevuta di ritorno.

PEC e email: quali differenze

Il messaggio di posta elettronica semplice, ossia l’email tradizionale, non può essere esibita come prova legalmente valida in quanto vulnerabile: oltre a poter subire alterazioni durante il tragitto tra mittente e destinatario, non beneficia del sistema di controllo che vigila sulla trasmissione della Posta Elettronica Certificata.
Il messaggio PEC, invece, viene “racchiuso” in una busta virtuale di trasporto sulla quale il gestore del servizio appone una firma elettronica, una sorta di timbro che garantisce provenienza e inalterabilità del contenuto.
In pratica, utilizzando le email ordinarie non è possibile dimostrare legalmente l’effettiva trasmissione o ricezione del messaggio, mentre con la PEC si possono presentare le ricevute (anche in tribunale) come prova di invio o ricezione, con relativa indicazione di data e orario (pensiamo ad esempio ai bandi e ai concorsi). Non solo: anche il contenuto di un messaggio trasmesso tramite PEC, in quanto inalterabile, ha pieno valore ai fini legali davanti al giudice in caso di contenzioso.
È facile comprendere, dunque, come la PEC si riveli uno strumento utile per gestire e velocizzare diverse procedure burocratiche di ogni genere.

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