"Il più grande ostacolo alla conoscenza non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza."
Stephen Hawking
Bisogna essere mediocri per essere benvoluti da tutti.
Oscar Wilde

martedì 21 gennaio 2020

Controlli fiscali basati sui social, come funzionano

Come funzionano in Italia i controlli fiscali basati sui social network e come vengono utilizzati per prevenire e contrastare l'evasione fiscale.


Tra gli strumenti di prevenzione e contrasto all’evasione fiscale che Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanze possono, legittimamente utilizzare in Italia per effettuare controlli fiscali e verificare possibili incongruenze con quanto dichiarato al Fisco, ci sono anche i controlli su quanto pubblicato su internet, ovvero su articoli di giornale, siti internet e social network.

Controlli del Fisco sui social network

A chiarirlo è stata la stessa Agenzia delle Entrate con la circolare n.16/E/2016: Fisco e GdF possono attingere a dati provenienti da banche dati ma anche ad altre fonti, comprese quelle aperte. Tra queste fonti vi sono anche la stampa, il web e i profili social. Dunque attenzione perché se quanto si pubblica perché se da esse possono essere desunte eventuali incongruenze tra tenore di vita e redditi dichiarati, il Fisco potrà utilizzare queste informazioni per effettuare dei controlli.
Importante precisare che, a differenza di quanto avviene ad esempio in Francia, dove con l’ultima Legge di Bilancio è stato dato il via libera all’Agenzia delle Entrate di usare algoritmi e big data per scansionare in maniera automatica e pressoché costante i social media alla ricerca di furbetti, in Italia il controllo dei social network e di altre fonti aperte viene effettuato solo come strumento a supporto delle prove ottenute con indagini già avviate per valutare complessivamente la capacità contributiva dei soggetti o supportare eventuali contestazioni basate sulla incongruenza dei ricavi dichiarati.

Nessun commento:

Posta un commento