"Il più grande ostacolo alla conoscenza non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza."
Stephen Hawking
Bisogna essere mediocri per essere benvoluti da tutti.
Oscar Wilde

lunedì 14 novembre 2011

Terzo Polo : Documento politico




Documento politico


Il Terzo Polo nasce dalla constatazione condivisa che il bipolarismo muscolare all’italiana
non è stato capace di garantire alla nostra Nazione governi forti ed autorevoli per come
dimostra, plasticamente, l’evidente perdita di prestigio internazionale ed europeo a cui è
sottoposto il nostro Paese.
L’insistenza della maggioranza che ha voluto a tutti i costi difendere la posizione di Berlusconi,
anche a costo di rimetterci ogni residua credibilità, ha aggravato in maniera pesante la già
precaria situazione economica del Paese e sollecita di contro il rapido radicamento del
progetto politico strategico del Terzo Polo che ha come obiettivo di fondo quello di ridare
al nostro Paese la possibilità di dotarsi di un esecutivo adeguato alla sfida dei tempi.
In Italia c’è bisogno di aggregare le forze moderate e riformatrici per offrire agli elettori la
possibilità di scegliere un’altra via rispetto allo scenario politico contingente.
La manifestazione del Terzo Polo tenutasi a Lecce ha riproposto come fondamentale, tra le
linee guida dell’azione politica necessarie a far ripartire l’Italia, un’idea del Sud considerato
non più come zavorra ma come una formidabile opportunità per tutto il Paese.
L’azione costante dei nostri leader nazionali ha fornito al Terzo Polo tutte le opportunità
necessarie per diventare la nuova forza di Governo di riferimento nazionale forte della
sua pluralità di provenienza politica e di condivisione degli aspetti cardine che possono
ridisegnare l’Italia del domani.
Affinché questo nuovo soggetto politico possa essere per davvero alternativo agli attuali
schieramenti diventa necessario continuare il processo di radicamento sui territori del
Terzo Polo con l’avvio del lavoro dei coordinamenti Regionali.
La costituzione dell’organismo regionale del Terzo Polo calabrese non può prescindere
da una valutazione sulla particolare situazione politica locale che vede nel governo della
Regione la presenza di una significativa rappresentanza dell’UDC mentre registra la
collocazione in minoranza di Api, Fli ed Mpa.
Ben otto sono i consiglieri regionali che si riconosco nelle posizioni dei moderati che
finiscono per rappresentare un punto di riferimento ancora più ampio di quello ufficiale.
In altre parole il terzo polo è già fondamentale per ogni ipotesi di governo della Calabria.
Ed è proprio la pluralità di provenienza e di posizioni che può dare linfa adeguata ad una
azione politica che dovrà guardare esclusivamente al merito delle proposte, ai contenuti
e al bene della collettività che costituisce il nostro vero riferimento comune sia a livello
nazionale che regionale.
Nel nostro raggruppamento esistono le potenzialità e le qualità per affrontare i temi che
riguardano la Calabria e i suoi territori facendo tesoro delle conoscenze del passato e del
presente e provando ad individuare la sintesi giusta per proporre la risoluzione dei problemi
coinvolgendo non solo la politica e le istituzioni ma anche le associazioni di categorie, il
mondo imprenditoriale, dell’agricoltura, del turismo, della sanità, delle professioni, del terzo
settore e, non ultime, le amministrazioni locali.
Dobbiamo preparaci seriamente ad un intervento politico che nella nostra Calabria non
ha precedenti se vogliamo operare con gli occhi del Terzo millennio e se vogliamo ridare
Terzo Polo Calabria ai calabresi la fiducia in una politica che sia in grado di spingere la
società ad agganciare crescita, opportunità di sviluppo e lavoro.
Dobbiamo costruire un’alleanza che sappia rappresentare i cattolici e i laici, i liberali e gli
ambientalisti; che sappia parlare alle generazioni “2.0” ricucendo la frattura che li separa
dai loro padri in termini di diritti, di tutele e di aspettative nel futuro; dobbiamo contribuire
a ricostruire la credibilità del Mezzogiorno nel Paese e in Europa.
La sfida che ci attende è entusiasmante.
Il terzo polo, convinto che il governo Monti sancirà la fine del bipolarismo muscolare, auspica
che il Presidente del Consiglio incaricato, possa costruire un governo sostenuto da una larga
maggioranza parlamentare che sappia mettere ai margini tatticismi e condizionamenti vari.
Del resto la scelta effettuata dal Presidente Napolitano, al quale va il nostro ringraziamento, e’
quella che da più tempo avanzavano, nelle sedi formali e non, i maggiori leader terzopolisti.
Anche in questa delicata fase abbiamo mostrato la nostra centralità ed indispensabilità nel
panorama politico italiano riuscendo a privilegiare l’interesse nazionale rispetto a quello di
parte.
La Calabria dalla costituzione di questo governo potrà riprendere nuova fiducia e speranza
anche perché e’ solo in un Paese economicamente stabile, collocato nel contesto
dell’occidente avanzato che la nostra regione potrà trarre le indispensabili condizioni di
ripartenza. Da un Italia in ginocchio la Calabria non potrebbe avere nessun beneficio.
Oggi noi, siamo chiamati ad assumerci una grande responsabilità politica non solo verso
il Terzo Polo nazionale o verso i nostri leader Casini, Fini, Lombardo e Rutelli, ma verso
l’intera regione che continua a rivestire un’importanza strategica per lo sviluppo dell’intera
Nazione.
Siamo certi di poter diventare un motore propulsivo dell’azione politica, rispettando i ruoli
e le inclinazioni anche personali ma avendo chiaro l’obiettivo finale che è quello di far
diventare il Terzo Polo la prima forza politica calabrese.

Terzo Polo Calabria

Nessun commento:

Posta un commento