"Il più grande ostacolo alla conoscenza non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza."
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mercoledì 10 luglio 2013

Syndial Belvedere Spinello

Belvedere Spinello, Syndial al lavoro per capire la portata del fenomeno dell'uscita di sale dal terreno


Si è tenuta presso la Prefettura una riunione per la valutazione del fenomeno, riscontrato nei giorni scorsi, di affioramento di tracce di sale nei terreni limitrofi alla statale provinciale 30, nei pressi di Belvedere Spinello.
All’incontro, convocato dal prefetto Maria Tirone, hanno preso parte i rappresentanti della Regione Calabria (Dipartimento delle attività produttive, dell'ambiente, e Servizio protezione civile), della Provincia, delle Forze di polizia e vigili del fuoco, dei Comuni di Belvedere Spinello e Cirò Marina, nonché della società Syndial, concessionario e gestore della miniera di salgemma. I tecnici della Syndial hanno comunicato che effettueranno, tramite impresa esperta nel settore di livello internazionale, specifiche indagini geofisiche per verificare la continuità e la consistenza del sottosuolo, che saranno estese all'area della miniera e ai terreni circostanti. Nel contempo sarà predisposto un monitoraggio per capisaldi topografici, per verificare eventuali evoluzioni del fenomeno. In considerazione dei disagi arrecati alla circolazione dalla chiusura del tratto interessato della provinciale 30, disposta in via precauzionale dalla Provincia, è stato chiesto a Syndial di verificare in tempi rapidi la possibilità di indirizzare prioritariamente le indagini sulle aree attraversate dalla predetta arteria stradale, al fine di poter disporre di elementi scientifici sulla reale situazione del sottosuolo e quindi sulla sussistenza delle condizioni necessarie alla riapertura della strada. Nelle more, la Provincia di Crotone sta comunque predisponendo un piano d’intervento per il miglioramento delle condizioni di transitabilità della viabilità alternativa al tratto di strada attualmente interdetto al traffico.

Incubo miniera, la salamoia risale ed invade i terreni a Belvedere
Mercoledì 3 luglio è stata registrata una fuoriuscita di salamoia dai terreni circostanti la vecchia miniera di Belvedere Spinello. Per precauzione è stata chiusa al traffico la strada provinciale 30. Sale l'allarme nella popolazione. Chieste verifiche immediate a Syndial per evitare tragedie come quella del 1984.
BELVEDERE SPINELLO - Mercoledì 3 luglio è stata registrata una fuoriuscita di salamoia dai terreni circostanti la vecchia miniera di Belvedere Spinello. Non è la prima volta che accade. È la prima volta, però, che avviene fuori dai confini della miniera. Infatti, la salamoia ‘emersa’ dal terreno ha interessato la strada provinciale 30 - che è stata chiusa al traffico fino a nuovo ordine - e terreni privati fuori dalle competenze della miniera. Il timore è che possano crearsi crepe pericolose nel terreno e nella strada causando situazioni di pericolo per quanti la percorrono.

In particolare, nella zona Pantano-Ponticelli, su alcuni terreni sui quali è avvenuta la mietitura, si notavano tre macchie di fango e sale essiccato dai 15 ai 20 metri di larghezza e la presenza di salamoia nella cunetta della provinciale 30. Il fenomeno era avvenuto già nei giorni precedenti, ma Syndial, ex concessionario che deve gestire la messa in sicurezza della miniera, non aveva fatto sapere nulla. A renderlo noto, durante una riunione in Prefettura, è stato l’assessore provinciale alla Protezione civile Salvatore Cosimo, che ha allertato i dipartimenti della Provincia. Il sindaco di Belvedere Spinello, Giovanni Basile, ha chiesto in una lettera alla Regione di porre in essere tutte le azioni per la tutela dell’incolumità dei cittadini. A Belvedere ricordano bene il 25 aprile 1984, giorno del crollo della vecchia miniera, la stessa dove si sta registrando il fenomeno attuale: un crollo che devastò l’ambiente inondando le campagne di acqua e sale.
Syndial, attraverso il consulente che era stato inviato il giorno precedente ad eseminare il fenomeno, rassicura: la salamoia non è tossica e non ci sono neppure pericoli di crolli.

La Provincia di Crotone ed il Comune di Belvedere Spinello, però, non si fidano e chiedono a Syndial di avviare subito una campagna di indagine (l’azienda si è detta disponibile a indagini della durata di sei mesi) per spiegare il fenomeno. Secondo molti l’evento sarebbe stato causato dall’aumento della pressione nei pozzi che Syndial sta provvedendo a chiudere troppo celermente immettendovio dentro salamoia. L’emersione di salamoia dal terreno, da una profondità di 200 metri, implicherebbe che il sottosuolo si stia ‘gonfiando’ e da un momento all’altro potrebbe esplodere e crollare. Questa è la tesi che il movimento “Identità e Territorio” aveva espresso il 17 gennaio scorso denunciando, già allora, la fuoriuscita di salamoia.

Da considerare in questa vicenda anche le responsabilità della Regione Calabria. La concessione mineraria a Syndial è scaduta dal 26 novembre scorso e la controllata che Eni usa per chiudere le attività produttive, doveva provvedere alla messa in sicurezza sulla quale proprio la Regione Calabria ha compiti di controllo e verifica. Il sindaco Basile proprio alla Regione chiede di eseguire subito verifiche e non lasciare che Syndial faccia ciò che vuole.

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