Il voucher si fa spazio in grandi imprese e studi professionali
Il decreto 76/2013 (convertito dalla legge 99/2013) apre definitivamente le porte del lavoro retribuito con i voucher alle imprese e agli studi professionali, per gestire i rapporti di piccola entità, anche in alternativa a formule contrattuali più tradizionali come il contratto a termine.
L'articolo 70 del Dlgs 276/2003 non prevede più, infatti, che il rapporto gestito con i voucher abbia una natura «meramente occasionale», ma è necessario che sia rispettato solo il valore economico della prestazione, che non può superare 2mila euro netti all'anno per ciascun lavoratore (2.666,66 euro, considerando il controvalore dei buoni), ovvero 5mila euro netti nell'ambito dei rapporti tra privati (corrispondenti a 6.666,66 euro lordi).
Alla luce delle modifiche, dunque, il lavoro accessorio è uno strumento interessante anche per le aziende di grandi dimensioni, da valutare nei processi organizzativi.
Si pensi, ad esempio, ai rapporti di lavoro avviati dalle imprese durante il periodo natalizio, per soddisfare un maggiore afflusso di clientela: finora questi picchi di lavoro sono stati risolti con contratti a tempo determinato di breve durata. In futuro, alcuni di questi contratti potrebbero essere sostituiti, soprattutto per prestazioni di durata limitata, dalla retribuzione tramite voucher.
L'uso di questo strumento giuridico, quindi, che potrebbe riguardare un numero elevato di rapporti di lavoro (la legge non prevede limiti quantitativi), deve essere coniugato con gli strumenti informatici disponibili, per rendere più snello possibile il flusso dei dati necessari a gestire i rapporti.
La procedura di attivazione del voucher è quella che descriviamo di seguito, anche se l'Inps – tenuto conto delle modifiche normative – sta lavorando per semplificarla ulteriormente, dal momento che l'attività è strutturata, oggi, per l'uso nelle piccole realtà familiari.
La procedura telematica
L'uso dei buoni lavoro telematici prevede una fase iniziale di registrazione sui sistemi Inps, che deve essere effettuata solo la prima volta che si intende usare lo strumento informatico o se si intende cambiare i delegati alla gestione.
L'utenza telematica presso l'Inps può essere attivata alternativamente:
- dal rappresentante legale del l'azienda;
- individuando una persona dipendente dell'azienda da delegare. In questo caso, la persona individuata dovrà richiedere una utenza Inps e poi presentare una domanda di abilitazione tramite modello SC53.
La registrazione
Anche il soggetto che presta attività lavorativa deve essere un utente registrato (www.inps.it - Sezione servizi online - Per il cittadino - Lavoro occasionale accessorio - Registrazione prestatore/lavoratore).
L'articolo 70 del Dlgs 276/2003 non prevede più, infatti, che il rapporto gestito con i voucher abbia una natura «meramente occasionale», ma è necessario che sia rispettato solo il valore economico della prestazione, che non può superare 2mila euro netti all'anno per ciascun lavoratore (2.666,66 euro, considerando il controvalore dei buoni), ovvero 5mila euro netti nell'ambito dei rapporti tra privati (corrispondenti a 6.666,66 euro lordi).
Alla luce delle modifiche, dunque, il lavoro accessorio è uno strumento interessante anche per le aziende di grandi dimensioni, da valutare nei processi organizzativi.
Si pensi, ad esempio, ai rapporti di lavoro avviati dalle imprese durante il periodo natalizio, per soddisfare un maggiore afflusso di clientela: finora questi picchi di lavoro sono stati risolti con contratti a tempo determinato di breve durata. In futuro, alcuni di questi contratti potrebbero essere sostituiti, soprattutto per prestazioni di durata limitata, dalla retribuzione tramite voucher.
L'uso di questo strumento giuridico, quindi, che potrebbe riguardare un numero elevato di rapporti di lavoro (la legge non prevede limiti quantitativi), deve essere coniugato con gli strumenti informatici disponibili, per rendere più snello possibile il flusso dei dati necessari a gestire i rapporti.
La procedura di attivazione del voucher è quella che descriviamo di seguito, anche se l'Inps – tenuto conto delle modifiche normative – sta lavorando per semplificarla ulteriormente, dal momento che l'attività è strutturata, oggi, per l'uso nelle piccole realtà familiari.
La procedura telematica
L'uso dei buoni lavoro telematici prevede una fase iniziale di registrazione sui sistemi Inps, che deve essere effettuata solo la prima volta che si intende usare lo strumento informatico o se si intende cambiare i delegati alla gestione.
L'utenza telematica presso l'Inps può essere attivata alternativamente:
- dal rappresentante legale del l'azienda;
- individuando una persona dipendente dell'azienda da delegare. In questo caso, la persona individuata dovrà richiedere una utenza Inps e poi presentare una domanda di abilitazione tramite modello SC53.
La registrazione
Anche il soggetto che presta attività lavorativa deve essere un utente registrato (www.inps.it - Sezione servizi online - Per il cittadino - Lavoro occasionale accessorio - Registrazione prestatore/lavoratore).
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